Per chi vuole aiutare gli sfollati del teremoto in abruzzo:
1) DONAZIONI IN DENARO. La Protezione civile regionale raccomanda di effettuare le donazioni in denaro, intestate alla Regione Abruzzo, sul conto corrente postale 10 400 000 o sul conto corrente bancario con IBAN IT 69 0300 21530 0000 41 0000000 con causale ”Regione Abruzzo – donazione per il sisma”.
2) CIBO E VESTIARIO. Tutte le offerte di beni alimentari e vestiti nuovi o usati vanno portate alla Croce Rossa Italiana. Per qualsiasi ulteriore informazione si puo’ contattare la Protezione civile regionale al numero verde 803 555.
3) SMS : Invare un sms al 48580, Costo 1 euro (TIM, VODAFONE, WIND, 3ITALIA), 2 euro da telefonia fissa TELECOM. L’importo sarà interamente devoluto al Dipartimento di protezione civile
4) DONAZIONI SANGUE : Contattare la croce rossa italiana
SERVONO SOLDI NON BENI MATERIALI!
Tag:aiutare abruzzo, disastro in abruzzo, foto terremoto, terremoto in abruzzo, volontari abbruzzo
2 Commenti per "Terremoto in Abruzzo: Un modo per aiutare"
chi di voi avesse un furgone, servirebbe x trasportare beni materiali che servono, io sono in contatto con silvia del giardino di emma che coordina gli aiuti da milano e mi fa avere i poermessi, chiuque avesse un furgone si nmetta in contatto con me,… grazie
Perché non accada più!
I tragici fatti avvenuti a L’Aquila nei giorni scorsi, purtroppo, ci mostrano ancora una volta che gli edifici di nuova costruzione realizzati con metodo tradizionale, aventi struttura puntiforme e/o in pietra, tufo, laterizio ecc. e considerati antisismici, in realtà altro non sono che fabbricati eseguiti con “criteri antisismici” ed oltre al nome, di antisismico gli resta ben poco…
Tutti quanti noi del settore siamo perfettamente a conoscenza che in Italia “nessuno progetta”, né tanto meno costruisce edifici antisismici (con materiali da edilizia tradizionale) ma soltanto i suddetti fabbricati con criteri antisismici che nulla hanno a che vedere con le costruzioni realmente antisismiche. Come ben sappiamo, anche per questioni di costi le strutture dei fabbricati vengono calcolate sull’esigenza minima e in base al fatto che nel caso di un sisma “dovrebbero” dare il tempo agli occupanti di riuscire ad abbandonare gli edifici prima che collassino, o che parti di essi (in particolar modo i solai, le pareti divisorie e i muri di tamponamento) non si stacchino e travolgano le persone in fuga prima del tempo necessario all’avvenuto abbandono degli stabili… Tutto ciò è pura follia! Questo ennesimo terremoto ci ha chiaramente mostrato, ancora una volta, che la fragilità dei fabbricati non è dovuta tanto all’aver costruito con materiali scadenti, quanto al modo in cui si progetta e si edifica. Anche l’ospedale dell’Aquila, come tutti gli altri fabbricati rimasti più o meno in piedi ci rivelano che le tamponature esterne si sono, “in tutti i casi”, seriamente danneggiate se non addirittura esplose/implose e crollate per la “torsione strutturale” dovuta, ovviamente, alle spinte telluriche. La medesima sorte l’hanno subita sia i solai, sia le pareti divisorie come tutti i pericolosissimi rivestimenti delle facciate esterne fatti con lastre di marmo, pietra ricostruita, mattoni faccia-vista ecc. in quanto anch’essi sono tutti elementi costituiti da materiali rigidi e/o separati dalle strutture. Le pareti divisorie interne, le tamponature esterne ed i loro rivestimenti, quindi, essendo corpi indeformabili e per giunta non incorporati nel telaio in cemento non possono, in nessun caso durante la fase di un sisma, restare fermi al loro posto. Il nostro sistema italiano di costruire è sbagliato e il disastro dell’Aquila ci ribadisce che bisogna cambiare radicalmente direzione, anche per rispetto di chi, a causa di ciò, non c’è più.
Inutile aggiungere che in caso di sisma (nelle nostre case) se si ha la fortuna di essere ai piani inferiori, svegli, lucidi, freddi, agili, il soqquadro strutturale e/o le macerie permettono ancora alle porte o alle finestre di aprirsi in tempo e durante il tragitto non si è travolti da qualcosa ecc. la nostra sorte potrà “anche” essere favorevole, altrimenti…
I veri edifici antisismici sono, invece, quelli dai quali non c’è bisogno di darsi alla fuga in caso di terremoto, anzi, vi si può rimanere meglio e tranquillamente dentro ad attendere che esso finisca. E magari, quando tutto è terminato, a chi non farebbe piacere di ritrovare la sua abitazione sostanzialmente intatta? Tutto ciò è possibile! Basta essere disposti ad assumere responsabilità e abbattere la nostra mentalità tradizionalista.
Senza peraltro rinunciare allo stile ci sono diverse valide tecnologie per costruire in modo sicuro e resistente, la nostra, ad esempio, è una tecnologia “monolitica” di costruzione (CERTIFICATA) che consente di fare questo tipo di strutture le quali, oltre ad essere assolutamente antisismiche (non a caso ci chiamiamo SISMO) e anticicloniche, sono caratterizzate da un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono ecocompatibili, versatili, sicure, rapide da costruire e acusticamente ed energeticamente efficienti fino alla Passive House.
Sono un ex costruttore con 34 anni passati nei cantieri e facendo con passione il mio lavoro sia di costruttore, sia di rappresentante per i prodotti SISMO, ho potuto amaramente constatare che c’è una fortissima disinformazione/ignoranza, leggerezza, presunzione e chiusura mentale da parte della maggioranza dei costruttori, ma peggio ancora dei tecnici e i risultati del loro male operato sono purtroppo quelli che abbiamo dovuto nuovamente vedere nei giorni scorsi dove edifici di recente costruzione si sono vergognosamente collassati, o seriamente lesionati con un sisma di media intensità.
Se per fare le nuove abitazioni, come troppo spesso avviene per ogni altra cosa, anche questa volta ci dimenticheremo della storia saremo, purtroppo, costretti a ripeterla…
Per finire, a parte le forti carenze di efficienza acustica ed energetica e i mai risolti problemi di ponti termici, condense ecc., dal punto di vista sismico gli edifici italiani costruiti con le comuni metodologie tradizionali sono assolutamente da considerarsi pericolosi e, “usa e getta”.
Resta inteso che lo staff tecnico SISMO rimane a Vostra disposizione per ogni informazione, chiarimento, o meglio, per un sopralluogo in uno dei cantieri in Italia e/o all’estero, dove utilizzano la nostra tecnologia.
Nel nostro sito potrete tuttavia trovare qualunque informazione, anche di tipo tecnico.
Per visionare il filmato: http://www.sismo.eu/site/movie.asp?v=it
Per scaricare le certificazioni cliccare sul link: European Technical Approval 01 0001 EN oppure andare alla pagina: http://www.sismo.eu/site/downloads.asp?v=it
Distinti saluti,
Stefano Montalboddi
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