Uomini e donne soffrono spesso di pruriti localizzati nella zone intime.
Il prurito persistente può interessare la vulva, l’ ano e lo scroto.
Può essere causato da una dermatite da contatto allergica o solo irritativa, a un’ infezione da funghi (Tinea) o da lieviti (Candida), oppure, nel caso del prurito anale, a un’ infestazione da vermi intestinali.
Esami mirati possono diagnosticare le infezioni.
Per le dermatiti, bisogna curare al meglio l’ igiene intima, e quindi usare detergenti molto delicati, bandire bagnoschiuma e saponi profumati, evitare di sfregare per non produrre microlesioni. Ed in più, quando ci sono attacchi improvvisi ed acuti, procurarsi dell’amido di riso, sciogliendone due cucchiai in 5 litri d’acqua se ne ottiene un’ottima lozione ad azione lenitiva.
Nelle donne, il prurito può essere anche causato dal contatto con gli assorbenti: sarà sufficiente in questi casi tornare ad utilizzare gli assorbenti di garza e cotone.
In presenza di questo fastidio, bisogna evitare di indossare biancheria sintetica o con cuciture o inserti di pizzo: le persone predisposte devono indossare sempre biancheria morbida di cotone bianco; fare attenzione ai detersivi e agli ammorbidenti usati nel bucato.
Per la terapia, oltre ad un’ igiene intima adeguata, sempre e solo su indicazione del medico, si possono usare alcune pomate a base di blandi cortisonici.
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