Il colpo di frusta cervicale è uno degli eventi traumatici statisticamente più frequenti negli incidenti automobilistici e anche sportivi.
Generalmente si chiamano “colpi di frusta” tutti quei traumi che comportano un’iperflessione ed iperestensione, in maniera violenta, del tratto cervicale, dovuti ad un meccanismo accelerativo-decelerativo di trasferimento d’energia sul collo che può conseguire a collisioni anteriori o laterali di veicoli a motore, ma non solo. Il trauma può dar luogo a lesioni dello scheletro o dei tessuti che a loro volta possono dare inizio a varie fastidiose manifestazioni cliniche, di differente gravità, che perdurano negli anni se non trattate osteopaticamente.
Nei casi meno gravi si potranno avere danni legamentosi da stiramento e contusione delle strutture articolari, causati dallo scivolamento delle vertebre, con edema locale e contrattura da riflesso protettivo. Nei casi più gravi si possono verificare rotture dei legamenti, ernie discali cervicali, fratture vertebrali. Pertanto i sintomi che si possono riscontrare sono:
• cervicobrachialgia (dolori che si irradiano dal collo al braccio fino alla mano);
• formicolii e/o insensibilità alle dita delle mani;
• paresi e paralisi (mancanza della forza specie di prensione delle dita della mano);
• la sindrome miofasciale reattiva di uno o entrambe i muscoli trapezi superiori.
Tali disturbi in più si arricchiscono di molteplici sintomi neurovegetativi:
• annebbiamento della vista o luccichii agli occhi;
• disturbi uditivi come ipoacusia, o ronzii o la sensazione di orecchio tappato;
• nausea e vomito;
• mal di testa, giramenti di testa, vertigini che possono sfociare in una sindrome vertiginosa anche di rilevante entità.
L’approccio del trattamento osteopatico è molto dolce nel rispetto della struttura anatomica considerata, previa visione dei referti radiologici e diagnosi medica presentata in prima seduta. Per l’osteopata si tratta di un brusco e inatteso “spostamento” sia del tratto cranio-cervicale anteriormente-posteriormente o laterale ma anche di uno “scuotimento” di masse liquide contenute nella scatola cranica e nel corpo che per via dell’inerzia iniziale non trovano il modo di smaltire la carica cinetica trasmessa potendo così creare delle disfunzioni meccaniche tipiche osteopatiche che possono riguardare delle vertebre pivot o delle “fissazioni”.
L’osteopatia è eccellente per curare il colpo di frusta sia in fase acuta che cronica, è comunque bene ricordare vi sarà sempre un trattamento diverso per ogni paziente così come per la sua durata.
Nella fase acuta, che è caratterizzata da una forte contrazione muscolare e da una moderata o seria limitazione di movimento, con i tessuti, che sono spesso edematosi e caldi, si possono sicuramente applicare tecniche per la liberazione dell’osso sacro (collegato al rachide cervicale attraverso la dura madre, il midollo spinale, le vertebre, i muscoli) e che molto probabilmente troveremo in disfunzione, tecniche sul diaframma toracico (zona di passaggio dei grandi vasi venosi e arteriosi).
Non bisogna avere fretta di eliminare le contratture muscolari antalgiche che, in questa fase hanno uno scopo protettivo delle strutture che hanno subito l’insulto traumatico. Lo scopo maggiore della manipolazione Osteopatica in fase acuta del colpo di frusta è di ripristinare la circolazione, con tutto il miglioramento che essa apporta. Il trattamento viene fatto usando anche tecniche miofasciali con estrema gentilezza, in maniera indiretta e anche alle aree adiacenti al trauma. Nella fase successiva, l’infiammazione acuta è regredita ma la tensione dei tessuti permane. Il range di movimento è migliorato, il dolore è sempre presente ma si è fatto più sordo, incominciano i sintomi del Sistema Nervoso Simpatico. Ora l’osteopata inquadra il paziente sempre nella sua globalità, andando anche ad agire direttamente sulla zona del trauma mantenendo ancora tecniche di tipo fasciale, ad energia muscolare e strutturali.
Solo aiutando il nostro corpo a ritrovare la sua funzionalità e la sua postura, ristabilendo la giusta mobilità, potremmo superare questo trauma.
È bene ricordare che dopo l’evento traumatico, prima di farsi toccare da qualsiasi terapeuta, bisogna sottoporsi ad una serie di visite quali la radiografia per appurare che non vi siano lesioni interne e una visita medica.
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4 Commenti per "Osteopatia, colpo di frusta, ecco i rimedi"
cercavo un rimedio a dei dolori lancinanti che improvvisamente partono dal collo e finiscono alla tempia come se in quel momento ti tagliassero il collo. devo attendere qualche attimo prima di riuscire a capire cosa mi succede
I sintomi sarebbero da indagare meglio. In quale momento della giornata le compaiono i disturbi e da quanto tempo ne soffre? ha avuto traumi al collo, incidenti importanti, ha patologie pregresse o in corso? Che tipo di dolore avverte?( scossa elettrica, tensione muscolare…). Quanto tempo durano i sintomi? ha fatto esami strumentali (RX, TAC, RMN)? Qual è il suo lavoro? Quanti anni ha?
Prima di capire cosa le può essere utile è doveroso capire la natura del problema.
sono una donna di 63 anni e sono ormai quasi undici anni che sofro di forti giramenti di testa, mi sono venuti dopo una rottura del bacino,stando a letto circa tre mesi,ho fatto tantissimi esami e controlli ma con nessun risultato, ormai nn ce la faccio più a vivere con questo sintomo, spero di poter trovareuna cura. la ringrazio
Concomitanza strana???Direi di no!
Una frattura di bacino con allettamento forzato per 3 mesi ha sicuramente destabilizzato tutto il sistema corpo umano.
Il sacro e gli iliaci tramite la colonna vertebrale, dal punto di vista osseo, tramite i grandi sistemi muscolari( gran dorsale, trapezio e muscoli della nuca ), i muscoli più profondi(psoas, diaframma, intercostali, fasce profonde, sotto occipitali) e tramite un sistema profondo legato alle inserzioni della dura madre, una delle membrane di rivestimento interno del cranio che autorizza a livello sotto occipitale il passaggio arterioso e venoso, direttamente dal sacro alle vertebre cervicali quali la prima, seconda , terza e l’occipite; è possibile spiegare i suoi mal di testa e giramenti.
Che tipo di mal di testa avverte? Posteriore o anteriore? Pulsante o un cerchio alla testa? I giramenti avvengono nei cambi di postura, da distesa a seduta e poi in piedi? avrà fatto una visita dall’otorino, presenta nistagmo? ha fatto interventi odontotecnici in questi anni? E’ cambiata la vista?
E’ molto comune che non trova riscontro negli esami di laboratorio o strumentali, perchè non ha una patologia clinicamente dimostrabile, ma probabilmente alterando il sistema bacino, ha alterato tutti o alcuni dei sistemi che le descrivevo e questo le ha portato un’aumento di tensione interna verso l’alto.
Ha fatto riabilitazione post intervento? Rimettere in armonia all’interno del sistema il bacino con il resto del corpo sicuramente le porterà giovamento, quindi le possono tornare utili sia sedute di riabilitazione atte a detendere le tensioni locali del bacino a livello muscolare e legamentoso, rieducazione respiratoria per dare elasticità al diaframma per le sue importanti inserzioni muscolari sulla colonna e per gli importanti passaggi nervosi e vascolari, sia trattamenti osteopatici al fine di rompere certi equilibri malsani e dare la possibilità al corpo di cercare nuovi equilibri.
Per altre domande o chiarimenti, non esiti a contattarmi.
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