La nascita di un figlio non corrisponde mai del tutto a quello che la madre si aspetta.
Dopo la prova della gravidanza e del parto, dovrebbe arrivare il compenso, che farebbe di lei una madre felice.
L’assenza di tale compenso produce effetti in grado di orientare il bambino verso il suo destino.
Studiare questi effetti a partire dal mondo fantasmatico materno e paterno, serve a orientare e a meglio integrare l’immagine idealizzata con quella del bambino reale, soprattutto nei casi di bambini con problemi alla nascita.
Infatti, nel caso in cui è in gioco un fattore organico, il bambino non ha solo da far fronte ad una difficoltà congenita ma anche al modo in cui la madre e il padre elaborano questa menomazione.
Spesso la nascita di un figlio con ritardo evolutivo mette la madre e il padre in condizione di rifiutare al figlio “in pericolo” il diritto di diventare un soggetto autonomo e, solo successivamente, quando ciò avviene, essi troveranno la forza di superare la sventura.
In realtà le difficoltà possono portare alla separazione della coppia coniugale e sottrarre risorse al piccolo proprio nel momento del maggior bisogno.
In questi casi la psicologia di consultazione è di fondamentale importanza in quanto permette alla coppia di elaborare il lutto della perdita del figlio normale in tempo utile per arginare effetti dannosi.
a cura del dott. Paolo Mancino
Psicologo
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