Un gruppo di ricercatori dell’Università di Kiel, in Germania, ha individuato dove alloggiano precisamente i nostri ricordi. Essi sarebbero custoditi e conservati da particolari neuroni (CA1), in grado di conservare per lunghissimo tempo i nostri ricordi, permettendoci ogni qualvolta lo vogliamo di andare a rispolverarli nel nostro cervello.
Dunque una macchina del tempo, che ci permette di conservare coscienza di cosa abbiamo fatto, chi siamo stati, chi abbiamo conosciuto, emozioni, sapori, profumi, tutto anche a distanza di moltissimi anni.
Comparando pazienti sani e pazienti affetti da amnesia, gli studiosi sono riusciti ad individuare, per mezzo di una risonanza magnetica, un esatto gruppo di neuroni che stimolano questo tipo di ricordi, proprio gli stessi neuroni danneggiati nei pazienti con deficit mnemonici. Una scoperta di vitale importanza se si pensa che potranno essere osservate da più vicino, anche le cause di una delle malattie più brutte che affliggono il nostro cervello: l’Alzheimer.
A cura di Benedetta Mancusi
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Tag:alzheimer, ippocampo, memoria, neuroni, neuroni CA1, neuroni della memoria, ricordi, Università di Kiel
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