In Italia, si sa, si legge poco. Ma chi legge in media molto più degli altri. Sono i ciechi. E’ un paradosso tutto italiano, ma il dato dice che i non vedenti leggono nove libri in un anno, mentre i vedenti ne arrivano a leggere a mala pena tre.
Da una recente ricerca effettuata dall’Università di Milano Bicocca si evince che leggono maggiormente ciechi e ipovedenti, chiara testimonianza che per leggere non ci vogliono gli occhi ma il cervello.
La ricerca è stata mostrata a “Più libri più liberi”, presso la Fiera nazionale della piccola e media editoria , a Roma. Sono state prese come campione ben 1.505 persone e si è notato che il 59,1% di non vedenti e ipovedenti ha letto almeno un libro nell’arco di un anno, avverso la pessima media nazionale, ferma al 46,8%.
Le persone vedenti hanno ottenuto scarsi risultati anche sul fronte dell’assiduità, basti pensare che il 31% di ciechi e ipovedenti dedica quotidianamente un po’ di tempo alla lettura.
A cura di Silveria Conte
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