Che respirare l’aria inquinata di città faccia male è cosa ovvia, ma ora ci sono ben due ricerche pubblicate sugli ‘Archives of Internal Medicine’ che rendono noto come respirare quotidianamente smog aumenti il rischio di ictus e di perdita di memoria.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 1700 pazienti ricoverati al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston per ictus tra il 1999 e 2008 e poi quelli delle centraline dell’aria, scoprendo che il rischio di avere un ictus era del 34% piu’ alto nei giorni in cui la qualita’ dell’aria era classificata ‘moderata’ rispetto a quelli con aria buona.
Un rischio da collegare all’esposizione al biossido di azoto, un inquinante legato al traffico. Secondo Wellenius, i vasi sanguigni si dilatano e restringono in base all’ambiente esterno per mantenere la pressione sanguigna costante. L’inquinamento dell’aria influisce anche sulla capacita’ di regolare la pressione sanguigna, che a sua volta puo’ innescare un ictus nelle persone che sono gia’ a rischio.
A cura di Silveria Conte
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Tag:biossido di azoto, ictus, inquinamento, perdita di memoria, smog
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