”Bilancia il tuo peso, misura la tua salute”. Si chiama così la campagna contro l’obesita’ che per tutto il mese di maggio coinvolgera’ Apoteca Natura, il primo network di farmacie italiane specializzate su rimedi naturali, integratori, omeopatia e alimentazione speciale.
Nelle 500 farmacie del network, presenti in tutta Italia, si compilerà una Scheda sulle misurazioni antropometriche (peso, altezza, indice di massa corporea, misurazione di polso, addome, fianchi e coscia) e sara’ poi disponibile, anche on line, un questionario per avere la propria Mappa del Comportamento Alimentare.
La campagna di prevenzione e’ promossa dai farmacisti Apoteca Natura, insieme ai medici di famiglia della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) e permette al cittadino di ”essere guidato nelle scelte per ritrovare il peso forma senza ricorrere a farmaci anoressizzanti o altre terapie farmacologiche che possono avere effetti collaterali anche pesanti. Con alcune specifiche piante medicinali, associate ad una corretta alimentazione ed attività fisica, infatti, è possibile ottenere buoni risultati e perdere i chili in eccesso”.
A cura di Silveria Conte
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Tag:attività fisica, campagna contro l'obesità, Mappa del Comportamento Alimentare, peso forma, rimedi naturali
1 Commento per "Campagna anti obesità nelle farmacie"
In Italia ultimamente si assiste ad un dilagare di pubblicità che vanta effetti farmaceutici di sciroppi, compresse e pomate a base di erbe registrati “dispositivi medici”.
Qui lo stratagemma di mercato è abbinare il termine “medico” e non “alimentare” (integratore alimentare) anche a prodotti di derivazione erboristica, senza dover necessariamente dimostrarne a priori l’efficacia secondo criteri medico-farmaceutici: un ‘sistemino’ per aggirare i problemi legati all’iter di registrazione di un farmaco e al giro di vite che subiranno gli integratori alimentari da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Così il consumatore medio crede di acquistare un farmaco.
Ciò nonostante l’art. 1 D. Lgs. 46/97 reciti: “s’intende per: a) dispositivo medico…il quale prodotto non eserciti l’azione principale, nel o sul corpo umano, cui è destinato, con mezzi farmacologici o immunologici né mediante processo metabolico…”.
Inoltre nella pagina web “Dispositivi medici – Prodotti borderline” del Ministero della Salute si legge: ” La destinazione d’uso del dispositivo medico che, comunque, deve essere in ogni caso connotabile con una finalità medica, dovrebbe dirimere ogni dubbio di demarcazione con prodotti che non devono vantare tale finalità, come cosmetici, erboristici, integratori alimentari, apparecchiature estetiche”.
Poi lo Stato deve anche farsi carico di rimborsare il 19% del prezzo pagato (su ricetta!) per questi “dispositivi medici”.
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