Si chiama distrofia facciale, edè una delle varianti più comuni della distrofia muscolare e colpisce 4.500 persone in Italia e quasi mezzo milione in tutto il mondo.
A farla scaturire è un pezzetto di DNA ‘impazzito’. A scoprirlo sono stati i ricercatori guidati da Davide Gabellini, dell’Istituto Telethon Dulbecco del San Raffaele di Milano, con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell.
La scoperta, spiega il San Raffaele, getta luce su una malattia che al momento non aveva un’origine nota.
A cura di Silveria Conte
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Tag:distrofia facciale, distrofia muscolare, dna, Telethon
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