La sigaretta elettronica è un prodotto sorto da non molto, e che in poco tempo ha spopolato tra la gente, la quale ha abbandonato la classica e tradizionale sigaretta per dedicarsi a quest’ultima arrivata, con la credenza e la convinzione di abbandonare quella vecchia ed infine con il tempo anche la sigaretta elettronica. Oggi, davanti a Montecitorio, erano in tanti a manifestare contro la tassazione della e-cig, in particolare produttori e distributori, i quali hanno investito in questo nuovo commercio, ed affermano che cosi facendo, il Governo pone sullo stesso piano la e-cig e la sigaretta elettronica nonostante abbia un impatto diverso sulla salute delle persone. La tassazione avrebbe come conseguenza un blocco per questo nuovo mercato in espansione, comportando quindi la chiusura di molte aziende che hanno investito in questo campo, e allo stesso tempo anche i dipendenti perderanno il loro posto di lavoro. Ancora è indubbio il rischio che l’utilizzo della e-cig possa portare alla salute, in quanto ancora non si conosce con certezza il contenuto dei liquidi, per questo il consumatore deve essere avvertito, una quantità elevata di nicotina potrebbe portare ad un’intossicazione. In Francia, ad esempio, ci sono notevoli restrizioni circa il consumo di simile prodotto. Come infatti qualche mese fa una recente ricerca del dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli ha individuato contenuti cancerogeni all’interno dei liquidi utilizzati nelle sigarette elettroniche, come piombo, arsenico, cadmio, cromo i quali sono altamente tossici. Pertanto il Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin ha vietato l’uso della sigaretta elettronica ai minori di 18 anni e nelle scuole anche da persone maggiorenni.
di Ilaria Musetta
Tag:sigaretta elettronica, tassazione della e-cig
4 Commenti per "Sigaretta elettronica: no alla tassazione"
-Gentile Musetta Ilaria, ottimo articolo davvero ma mi rivolgo a lei e a tutta la classe giornalistica che come lei non vuole prendere posizioni o addirittura scrive articoli senza entrare nello specifico dei fatti.
Mi spiego meglio : E’ vero che alcuni campioni di liquidi hanno presentato la presenza di cadmio piombo e altri metalli, ma è anche vero che questi metalli sono contenuti nelle stesse quantità nei pomodori nell’acqua e in tantissimi altri alimenti.
Importante sarebbe sottolineare la diminuizione di spesa pubblica negli ultimi due anni per le spese di cura dei tumori.
“Non siamo fumo” e “Non fate evaporare i nostri investimenti” credo siano messaggi forti e ben chiari. Il primo intende sottolineare che la sigaretta elettronica non deve essere considerata come la tradizionale. Il secondo, invece, ricorda gli investimenti fatti in questa nuova attività e quanti posti di lavoro sono stati dati grazie a questa opportunità. Vedremo che succederà!
Inoltre, la tassa che si intende applicare, sarebbe un ulteriore batosta per tutti coloro che, finalmente, avrebbero avuto un’opportunità di smettere di fumare e, al contempo, risparmiare. La tassa del 58,5% è decisamente esagerata.
Da quando sono passato all’ettronica non tocco più tabacco. Me la sono comprata a gennaio, una Fumok, in farmacia. Sono convinto che tra poco potrò fare a meno anche di questa. Se anche la tassano conviene comunque passare all’elettronica, fa meno male e si può smettere
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